Giovedì 08 maggio 2025, dalle 20:15 alle 23:00

Yvonne Pesenti Salazar presenta la sua ricerca - Ragazze di Convitto

Emigrazione femminile e convitti industriali in Svizzera

Yvonne Pesenti Salazar ha conseguito il dottorato in storia all’Università di Zurigo. Dal 1994 al 1999 è stata responsabile della redazione di lingua italiana del Dizionario storico della Svizzera. Dal 1999 al 2017 ha diretto il Percento Culturale Migros Ticino. È stata vicepresidente della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia dal 1993 al 2005 e dal 2021 è residente degli Archivi Donne Ticino. Da sempre interessata alla ricerca nell’ambito della storia delle donne, ha pubblicato tra l’altro: Beruf: Arbeiterin. Soziale Lage und gewerkschaftliche Organisation der erwerbstätigen Frauen aus der Unterschicht in der Schweiz (Zürich 1988) e Femminile plurale. Itinerari di storia delle donne in Svizzera dall’Ottocento a oggi (Lugano 1992).


Da fine Ottocento e fino alla seconda metà del Novecento un numero considerevole di giovani donne parte dal Ticino, dalle valli italofone del Grigioni e dal Nord Italia per andare alavorare nelle fabbriche tessili della Svizzera tedesca. Poiché sono minorenni e devono rimanere per anni lontane da casa, vengono alloggiate nei convitti per operaie – gli Arbeiterinnenheime – e affidate alla custodia delle religiose. Nati grazie a un sodalizio tra gli imprenditori e la Chiesa cattolica, gli istituti industriali femminili coniugano in modo efficace paternalismo aziendale e assistenzialismo di matrice religiosa. Tuttavia, al di là delle finalità filantropiche dichiarate dai loro promotori, i convitti sono a tutti gli effetti strutture di internamento: le giovani operaie si ritrovano a vivere in totale isolamento, private della loro autonomia e sottoposte a un ferreo regime disciplinare. Il libro racconta questo particolare fenomeno migratorio da diverse prospettive: i motivi della partenza, le condizioni di vita e di lavoro delle operaie, il progetto educativo messo in atto nei convitti, l’ambiguo ruolo delle religiose e degli industriali. Questa vicenda è stata a lungo dimenticata. Ricostruirne i contorni permette di ridare visibilità e voce alle molte «ragazze di convitto» costrette per anni a una vita di sfruttamento, obbedienza e reclusione, che con i loro sacrifici hanno contribuito non solo al benessere economico delle proprie famiglie, ma anche alla prosperità dell’industria tessile svizzera.

Categorie
Letteratura
Incontri e conferenze

Dove
Biblioteca comunale di Aurigeno

Organizzatori
Biblioteca comunale Maggia
Comune di Maggia

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Entrata gratuita

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