Il paese di Avegno, come molti altri della Bassa Valmaggia, è stato edificato su un cono di deiezione, formato dal Ri grand le cui sorgenti si trovano sull’alpe Végnasca. Nel 1941 Avegno contava appena 167 abitanti, oltre la metà dei quali dediti all’agricoltura. A partire dal 1960 ha conosciuto un notevole sviluppo edilizio e demografico tanto che attualmente i domiciliati sono 527. Ad Avegno convivono perciò, a pochissima distanza, aspetti della vita rurale di un tempo assieme a edifici, infrastrutture e problematiche tipiche di una società in forte evoluzione: la vecchia casa cinquecentesca abbandonata, senza comignoli né acqua corrente né luce elettrica con il silo di estrazione della ghiaia; la nuova strada di circonvallazione con i tipici viottoli della civiltà contadina. Fino alla metà del secolo scorso, Avegno era formato da tre nuclei ben distinti: la Gésgia (Terra di mezzo), Vinzótt (Terra di fuori) e Lüdínt (Terra di dentro).
Oltre che dai torrenti, le tre frazioni erano separate da vasti prati, in buona parte vignati. È per questo che ad Avegno, come in diversi altri villaggi, si ritrovano numerosi grotti nonché cantine con torchi, tini e botti, alcuni pure di sasso. Le nuove zone edificabili e le strade comunali di collegamento hanno avvicinato i tre nuclei tanto che in futuro si tenderà verso la formazione di un unico agglomerato.
Vinzótt (Terra di fuori)
Fino alla metà del secolo scorso è rimasta una frazione appartata, abitata solo da contadini, forse anche «dimenticata» dal resto del paese. Strutturalmente è rimasto un tipico nucleo rurale con case e stalle addossate le une alle altre e le stradette a misura d’uomo. Costruttivamente, invece, vi sono state molte modifiche: quasi tutte le vecchie case e le stalle sono state trasformate in abitazioni primarie e secondarie. Dei tipici lunghi pergolati che coprivano le strade all’interno del nucleo, ne rimangono pochi metri.
La Gésgia (Terra di mezzo)
Era, e in buona parte lo è ancora, il centro del paese con i tipici edifici di interesse pubblico: la chiesa, la casa comunale, la scuola (ora rimane solo la scuola dell’infanzia), il ristorante, il negozio, il cimitero, la stazione, la fontana, posizionati quasi tutti lungo la vecchia strada carrozzabile della Valle costruita negli anni 1818-1824. Lo spazio davanti alla fontana fino al 1838 era occupato dal primitivo cimitero, benedetto nel 1516.
Lüdínt (Terra di dentro)
È il nucleo più piccolo, ma anche quello che, più degli altri, ha conservato numerose testimonianze del passato. Proprio per questo, come del resto anche Vinzòtt, è nucleo d’importanza cantonale con l’obbligo di conservare i tipici tetti in piode.
Per ulteriori informazioni scarica il pieghevole del Sentiero di Pietra (PDF).
La versione cartacea è disponibile presso gli infopoint turistici in Vallemaggia.