Camminare su una distesa di finissima sabbia bianca nel cuore delle alpi. Questa è una delle straordinarie esperienze che si possono vivere percorrendo la via direttissima che unisce la Leventina alla Vallemaggia. Un’avventura immancabile per tutti gli amanti delle passeggiate sulle montagne del Canton Ticino.

La teleferica che in 5 minuti conduce da Rodi-Fiesso al lago del Tremorgio riduce notevolmente lo sforzo: l’escursione inizia a 1'830 m di quota. Il paesaggio è subito magnifico e il profumo del caffè che si diffonde dalla terrazza della capanna situata sul promontorio panoramico invita a fare una breve pausa per acclimatarsi al meglio. Da lì inizia il sentiero con una salita regolare che offre splendidi scorci illuminati dalle scintillanti acque del lago. In lontananza si odono i campanacci delle mucche.

In un’oretta si giunge nel cuore dell’Alpe Campolungo. Le tracce di un mare antichissimo sono evidenti. I verdi prati bagnati dai meandri di splendidi corsi d’acqua sono punteggiati da macchie di sabbia che pare farina. Piccole spiagge nel cuore delle alpi. In lontananza, a sud-ovest, tra il Pizzo del Prévat e il Pizzo Meda, il Passo Campolungo appare come il naturale passaggio che porta in Vallemaggia. Una lunga pianura precede l’ultimo tratto di salita, chi lo desiderasse può seguire una variante più impegnativa (+1 ora) che attraverso una via un poco tortuosa porta alla capanna Leit e all’omonimo laghetto.

L’ascesa è straordinaria: il sentiero pare incavato tra le bianchi pareti di marmo scintillante. Il contesto geologico è tanto bello e differenziato da imporre numerose soste, la fantasia scorre, la speranza è quella di trovare uno dei tesori mineralogici che hanno reso celebre questa regione a livello mondiale.

Giunti alla cascina militare situata in cima al Passo Campolungo, il sole pomeridiano illumina i pascoli dell’Alpe Pianascio. Lo scrosciare dei torrenti è una presenza constante lungo la discesa ricca di testimonianze di vita alpestre e punteggiata da sorprendenti elementi geologici. Poco sopra il Corte Zarìa appaiono i primi alberi presto che formano lo splendido bosco che sovrasta il paese di Fusio, punto di arrivo di un’escursione su un antico fondale marino sollevato nel cuore delle alpi.