Questa dimora si trova al centro del nucleo principale di Rima di Broglio situato direttamente a ovest del poggio dove sorge l’oratorio. Si tratta di un edificio in pietra a due vani sovrapposti, accessibili dall’esterno, e tetto in piode a due falde sporgente verso sud, con la travatura a puntoni. Sulla facciata rivolta a sud, dove sono disposte le porte di accesso ai due locali, vi è uno stretto loggiato dove verosimilmente si deponevano i prodotti della terra ad asciugare e a essiccare.  

E` una delle più antiche costruzioni di Rima: è stata edificata da un costruttore ignoto nel 1581 (data incisa su una pietra d’angolo) e nel corso della sua lunga esistenza ha conosciuto pochissime modifiche strutturali. In tempi imprecisati è stata sostituita la porta del primo piano senza tuttavia ampliare l’apertura originale; è stata chiusa una finestra che dava nel sottotetto mentre la scala in sasso di accesso al primo piano, che già aveva subito qualche riparazione in passato, è stata rifatta nel 2021.  

Il locale a pianterreno durante i primi secoli, quando si ipotizza che questo monte fosse abitato tutto l’anno, era la cucina, con il fuoco acceso in un angolo, mentre il locale al primo piano, la camera per tutta la famiglia. Si presume che a partire dal XVIII secolo, a causa del forte calo demografico di Broglio e di Prato, Rima sia diventata una residenza temporanea. A quel momento si è abbandonato il locale a pianterreno per concentrare le attività abitative al primo piano (camino in un angolo e letto lungo la parete verso nord).  L’ultimo proprietario, Renato Tonini, prima di morire il 30 marzo 2018, ha voluto che fosse rifatto il tetto in piode, ormai cadente, e ha donato l’edificio all’Associazione monti di Rima per allestirvi un piccolo museo usando solo utensili e attrezzi recuperati a Rima. I locali sono sempre aperti.