Attività

La Val Bavona... e la sua transumanza

A nord-ovest di Cavergno si apre la Val Bavona, tra dirupi altissimi e i resti di frane colossali, che le valsero il primato di valle più ripida e sassosa dell’arco alpino. Col ritiro dei ghiacciai, venendo a mancare la pressione contro i versanti, tutte le parti instabili rovinarono a valle: rocce, macigni e pietre sono ovunque e il 70% del territorio è improduttivo. Lo scarsissimo terreno coltivabile (appena l’1,7% della superficie totale), si trova sul fondovalle, una fascia di una dozzina di km dal marcato profilo ad U che non supera i 500 m di larghezza, lungo la quale sono distribuiti gli insediamenti, chiamati terre.

Dodici frazioni abitate durante la bella stagione, e una (Prèsa) abbandonata da secoli, poiché minacciata da una frana in continuo movimento. Nonostante le frane rovinose e le violente inondazioni che l’hanno ripetutamente martoriata, l’uomo ha strappato a questa terra un magro sostentamento, sfruttando anche gli angoli più inospitali. Ovunque, dai villaggi agli alpeggi più discosti, dal fondovalle alle cenge più inaccessibili, si trovano sorprendenti vestigia della sua presenza: antiche bonifiche, sentieri vertiginosi, recinzioni, scalinate e costruzioni rurali in gran numero, tutte realizzate in pietra a secco.

SONLERTO

A Sonlèrt, per non sottrarre terreno prezioso al pascolo e alle colture, le case sono state costruite tra i macigni di una frana preistorica. Tutte in sasso, esse formano un nucleo compatto e uniforme di grande valore paesaggistico, nel quale spicca la piazzetta erbosa con la fontana ed una cappella. Il campanile porta la data del 1598, mentre la torba (granaio su pilastri) situata appena più a Nord risale alla fine del Quattrocento.

SAN CARLO

San Carlo, con le sue costruzioni sparse, le case nuove e gli impianti idroelettrici, ha un carattere diverso. Qui hanno inizio gli itinerari per il Piano delle Creste e per Robièi, raggiungibile in estate anche con la funivia. Presso casa Begnudini è situato un punto informativo per i visitatori della valle.

PRÈSA

Poco oltre San Carlo, sul versante destro, c’è la terra di Prèsa, abbandonata da anni a causa della frana incombente. I suoi preziosi affreschi cinquecenteschi sono stati trasportati nell’oratorio di San Carlo. Tra le molte costruzioni in rovina sono state recuperate due case-torri di notevole pregio e antichità

Per ulteriori informazioni scarica il pieghevole del Sentiero di Pietra (PDF).
La versione cartacea è disponibile presso gli infopoint turistici in Vallemaggia.