A monte di Foroglio si apre la Val Calnègia, un condensato di tutti i cataclismi che hanno plasmato le nostre montagne. Essa è sovrastata da cime impervie, che le tolgono il sole durante i mesi invernali, e da altissime pareti levigate dai ghiacci.
Percorrendo la vallata ci si imbatte in tre maggenghi, abili opere che ancora oggi testimoniano le attività svolte dai contadini e alpigiani in questa valle aspra e bellissima. Il primo, Puntid, coi suoi prati falciati, le sue baite accoglienti e il suo elegante ponticello.
Il secondo, Gerra, che deve il nome all’ampia pianura alluvionale, domina incontrastata la pietra: macigni ciclopici, sotto i quali l’uomo ha scavato abitazioni trogloditiche in cui conservare i prodotti caseari, in attesa del trasporto a valle. Infine a Calnègia vi sono numerosissime cantine, scavate sotto blocchi che non affiorano quasi mai dal terreno.