Beni Juchli, dopo trent’anni come imprenditore a capo di una falegnameria di successo, decide di cambiare completamente la sua vita. Un cambio drastico a beneficio di un’esistenza più tranquilla e rilassata in Vallemaggia.
Beni, una persona sorridente ed ospitale, ci accoglie come solo un vero padrone di casa sa fare. La nostra conoscenza inizia davanti a uno sciroppo di Sambuco fatto in casa, un dissetante assaggio della Vallemaggia rurale. Ci accomodiamo nel bellissimo giardino dal quale si possono ammirare le montagne che coronano casa Casserini. Questa era la casa di vacanza della famiglia Casserini costruita nel lontano 1852.
Comincia quindi a raccontarci i motivi della sua scelta di vita. Lui abitava a Lucerna, dove era l’impegnato proprietario di un’impresa di falegnameria, ma un giorno, mentre era in vacanza in Ticino, la compagna s’innamora di Cerentino e di casa Casserini. Il suo amore per queste terre ha invece origini più remote “ricordo che quando passavo a trovare mio zio a Giumaglio, portavo a casa castagne e uva”.
A Cerentino non ci sono recinzioni, ci si fida ancora dei propri vicini di casa e la sera si va a letto senza chiudere a chiave la porta
Poi l’acquisto, effettuato nel 2015, quasi d’istinto, senza troppi pensieri. “Qui si ha il lusso di vivere con l’essenziale. Inoltre, il clima particolarmente mite favorisce una vegetazione rigogliosa. In valle c’è il sole tutto il giorno e ho tempo di passeggiare in montagna. Poi a Cerentino non ci sono recinzioni, ci si fida ancora dei propri vicini di casa e la sera si va a letto senza chiudere a chiave la porta”. Mentre racconta gli esordi della sua nuova vita in Val Rovana percepiamo la fierezza di essere diventato proprietario di un vero e proprio gioiellino. “La struttura si è conservata molto bene malgrado fosse poco utilizzata da decenni, una buona base per una ristrutturazione. Naturalmente non tutto era in condizioni ottimali… le finestre stavano cadendo, delle grosse crepe si erano formate sui muri per via degli smottamenti del terreno, gli scalini erano molto instabili…”.
I lavori di ristrutturazione, “effettuati in stretta collaborazione con amici e artigiani sia ticinesi che svizzero tedeschi“, hanno preso avvio nel 2017. “All’inizio non eravamo sicuri sulla sua possibile destinazione, ci abbiamo pensato a lungo e poi abbiamo deciso di effettuare un intervento di tipo conservativo in modo da valorizzare la casa trasformandola in una struttura di alloggio caratteristica e originale. Disponiamo di 3 appartementi di vacanza e una camera doppia per un totale di 14 posti letto. I primi ospiti sono stati accolti nel 2018. Siamo aperti tutto l'anno”.
Terminato il racconto Beni ci invita ad entrare in casa a fare il tour completo. Appena entrati rimaniamo sbalorditi dall’immenso lavoro che hanno svolto al suo interno. Passiamo dalla cucina principale e ci sentiamo come se fossimo tornati a metà Ottocento… anche i mobili sono gli stessi, così come le pentole di rame attaccate al muro ma ciò che più ci attrae è il caratteristico focolare con le panchine laterali, proprio come una volta.
Ci addentriamo ammirando le bellissime greche e gli affreschi che decorano soffitti e muri, i mobili antichi in stato impeccabile e le porcellane… qui il passato convive armoniosamente con la modernità del presente. Ogni appartamento è stato attrezzato con un corpo in legno, metallo e granito che ospita bagni e cucina: un’idea davvero geniale! Anche i dettagli sono curati con maestria: un sistema di cavi a scomparsa permette di nascondere gli interruttori mantenendo così inalterata l’atmosfera. Saliamo sino in soffitta dove i raggi di luce, che filtrano tra le piode del tetto, illuminano antiche stoviglie, ricercati orologi e macchina da cucire di fine Ottocento. Un tesoretto che è viva testimonianza della lunga vita di questo splendido edificio.
La breve visita ci ha lasciati sbalorditi. Anche il giardino è speciale. Il terrazzamento che lo ospita è stato creato utilizzando il materiale estratto durante i lavori di costruzione. Prima di salutarci, chiediamo a beni di fargli una foto davanti alla sua opera d’arte, Beni è timido, non gli piacciano molto queste cose ma alla fine accetta e con un sorriso riusciamo a immortalare lui e la sua bellissima casa Casserini.
5 motivi che hanno spinto Beni a trasferirsi in Val Rovana:
- immergersi nella natura, lontano dallo stress cittadino
- si vive con l’essenziale, ma si vive bene
- in paese ci si conosce tutti e subito si instaura un legame di fiducia
- è estremamente vantaggiosa a livello immobiliare
- Casa Casserini mi ha stregato