Testo Antenna Vallemaggia, foto di Laetitia Grossini
Storia del 02 giugno 2025
Villa Pineta è proprio questo: un progetto audace in cima alla Lavizzara. Al nostro arrivo a Fusio, impossibile fare a meno di notare la magnifica cornice che ci si presenta. Da una parte, la natura selvaggia, gli alberi, le rocce e la discesa a valle. Dall'altra l'idilliaco villaggio di alta montagna. L’hotel, costruito nel 1908 come residenza estiva, sorge elegante su una collina. Isolato da tutto, è il luogo perfetto per ritrovare calma e serenità.
Ad accoglierci Christophe Schenk, proprietario della struttura. Villa Pineta può essere definito un Art Hotel, “ogni stanza racchiude una ricercata selezione di mobili, stessa annata o medesimo creatore e ogni elemento è stato accuratamente selezionato,” ci spiega Christophe indicando il comodino. “Il mobilio, le luci e gli oggetti sono frutto di 25 anni di ricerca. Queste poltrone sono un colpo di fortuna, arrivano direttamente dal famoso Berghof Schatzalp di Davos”. Non si tratta di semplici mobili rielaborati per copiare lo stile di un tempo, ma di veri e propri pezzi da collezione scovati in molteplici negozi di antichità. Inoltre, in ogni dove Christophe ci mostra tracce di storia dell'edificio. “Qui vi era un muro” indicandociun bordo leggermente più chiaro del pavimento, “forse creato per le esigenze dei servizi sanitari presenti negli anni '30. Qua un altro muro divideva le stanze” mostrandoci un segno poco visibile alle pareti. “Probabilmente erano le stanze utilizzate dagli ingegneri durante la costruzione della diga del Sambuco negli anni '50”. Villa Pineta ha vissuto differenti fasi: casa di vacanza, centro di cure, abitazioni per operai, hotel. Curato nei minimi dettagli, l'interno dell'edificio è stato ristrutturato da Christophe nel 2020 per rivedere la sua figura d'origine: una residenza estiva, luogo di calma e appagamento. Grazie alla sua visione, l’Hotel Villa Pineta oggi fa parte della prestigiosa rete degli Swiss Historic Hotels.
Realizzando non un semplice luogo di accoglienza, ma anche un vero e proprio scrigno culturale.
Viticoltore di origini e mestiere, Christophe si è distinto quale organizzatore di eventi di musica classica e viticoltore bio, uno dei primi in Svizzera. Nella sua carriera, ha portato concerti memorabili nei luoghi più insoliti della Svizzera romanda: cave, musei, hotel dismessi e pure hangar. In Villa Pineta si rispecchia la sua esperienza lavorativa, per anni ad ogni evento aggiungeva un tocco personale in cucina, aperitivi, banchetti, cene, … tutto interamente organizzato da lui.
Nonostante la grande dedizione per rendere popolare la musica classica, per un quarto di secolo Christophe ha conservato nella sua mente un’idea chiara, un sogno: un giorno avrebbe aperto e gestito un hotel.
Dopo una lunga ricerca, con determinazione ed intraprendenza, ha scelto Fusio per realizzare questo sogno. Realizzando non un semplice luogo di accoglienza, ma anche un vero e proprio scrigno culturale.
La cucina dell’hotel celebra la genuinità dei prodotti locali, principalmente bio. I piatti raccontano la storia del territorio e della stagione. Aperta la sera (su riservazione) anche per clienti esterni all’hotel, la cucina rimane chiusa sul mezzogiorno.
Il lusso assoluto è avere questi musicisti di altissimo livello per una decina di persone, un truc de fou!
Villa Pineta non si esaurisce nel mondo dell’ospitalità. Grazie alla sua nuova sala musicale, inaugurata nella stagione 2024, l'hotel vanta concerti con musicisti di fama internazionale. “Il lusso assoluto” racconta Christophe “è avere questi musicisti di altissimo livello per una decina di persone, un truc de fou" tradotto: roba da matti. “Per creare la scatola magica ed avere un’acustica perfetta abbiamo dovuto abbassare il pavimento, alzare il soffitto e costruire pareti scorrevoli: niente in questa sala è più dritto!”
La scelta di un luogo così isolato tra le montagne è il segno distintivo della sua determinazione. In un’epoca in cui il successo sembra ancorato alle grandi realtà urbane, la sua decisione di contribuire a valorizzare un territorio lontano dai centri ne evidenzia la forza e il coraggio.
Guardando avanti Christophe Schenk non intende fermarsi. I suoi progetti per il futuro sono complessi ma chiari: oltre a rafforzare il legame tra arte, cultura e ospitalità, intende ampliare l’offerta con una nuova stagione musicale. “Portare alle orecchie di tutti la meraviglia del mondo della musica classica.” La sua visione: creare un polo culturale e gastronomico che attiri visitatori da ogni parte del mondo, facendo di Fusio una meta irrinunciabile per gli amanti della bellezza autentica e delle esperienze a contatto con la natura
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