L’apertura del Centro Internazionale di Scultura di Peccia segna l’inizio di una nuova epoca. “Qui, quasi in cima alla Vallemaggia, si incontreranno artisti da tutto il mondo, pronti a mettere in scena la loro arte sul palcoscenico di Peccia” raccontava entusiasta il Consigliere federale Ignazio Cassis nel suo discorso inaugurale prima di partecipare allo spacco della prima pietra il 2 maggio 2021.
Un anno dopo ci accoglie Giuseppe “Peppo” Facchini, il CIS è in piena attività. Peppo è il Vicepresidente della Fondazione per cui è divenuto una vera e propria figura di riferimento. Il suo amore per la Valle e la passione per la scultura lo hanno trascinato in un’avventura che non si sarebbe mai immaginato di intraprendere. Per lui, che da oltre trent’anni è proprietario di un rustico tra Fusio e Mogno, la Lavizzara era un luogo di riposo e riflessione, un accogliente rifugio per la sua famiglia. E poi anche terra di ispirazione dove cimentarsi in rudimentali esperimenti artistici.
oggi la finestra è socchiusa e lascia solo filtrare un raggio di luce, nei prossimi anni vogliamo spalancarla
Ad aprire la sua via in Lavizzara fu un rustico nobilitato dall’architetto Giovan Luigi Dazio, e fu lo stesso amico architetto ad avvicinarlo alla Fondazione. “L’obiettivo è quello di affermarsi come centro culturale-artistico radicato localmente e dal carisma internazionale”, afferma Peppo, “José Davila dice che il CIS è una finestra sul mondo, aprendola arrivano nuove idee, aria fresca… ebbene oggi la finestra è socchiusa e lascia solo filtrare un raggio di luce, nei prossimi anni vogliamo spalancarla.”
Quest’anno il programma espositivo mette a confronto due generazioni capaci di regalarci delle opere molto moderne che caricano di significati lo spazio espositivo. Da un lato lo scultore ticinese Pierino Selmoni, un artista che desiderava venir capito da tutti e che soprattutto nelle opere degli ultimi anni di vita ha cercato l’essenzialità. Dall’altro Shinroku Shimokawa, artista giapponese attivo nel 2021 a Peccia. Peppo sottolinea come questa proposta, fruibile il pomeriggio da martedì a domenica, sia offerta gratuitamente poiché non si vogliono porre barriere alla fruizione del CIS. Inoltre, per chi ne volesse approfondire la conoscenza, vi sono le visite guidate proposte su richiesta.
“Gli Artists in Residence sono l’altro pilastro che rendono il CIS un unicum ed è anche per questo che sta raccogliendo molto interesse nel settore artistico per chi desidera profilarsi nel settore della progettazione tridimensionale.” Per il 2022 la giuria ha selezionato Ana Lucia Garcia Hoefken dal Perù, Jenson Anto originario dall’India, lo svizzero Reto Steiner e la tedesca Vanessa Henn. Peppo ci ricorda che “la giuria che si occupa della selezione è un organo indipendente dal Consiglio di Fondazione. Quest’anno ci sono stati 159 candidati qualificati. La mia speranza è che presto anche un ticinese possa proporre un profilo vincente ed ottenere la borsa di studio”.
“L’opportunità che abbiamo è quella di sfruttare la grande sala espositiva che la natura ci offre, proponendo esperienze di qualità nella natura che sappiano mettere in rete le bellezze territoriali e gli artefatti straordinari presenti in un paesaggio culturale unico e straordinario. Il CIS è un crogiolo che può far brillare ancora di più la Vallemaggia e contribuire ad innescare un circolo virtuoso a beneficio della popolazione residente” conclude Peppo. La speranza è che il CIS con la sua visione aperta al mondo possa contribuire allo sviluppo socio-economico regionale. Riprendendo le parole del Consigliere di Stato Emanuele Bertoli “l’augurio è che qui arrivino grandi artigiani, artisti, geni capaci di far nascere dalla materia la bellezza”.
Per maggiori informazioni:
- “Annuario 2021 - Centro Internazionale di Scultura Peccia”, Armando Dadò editore, 2022.