Ci sono molti motivi per mettersi in cammino. Per addentrarsi a piedi in Val di Prato ne basta uno solo: la Scalada Lónga, un autentico monumento della vita contadina del Ticino. Opera ciclopica frutto di ingegno e forza di volontà è un passaggio di straordinario valore sia pratico che simbolico. Si tratta di un manufatto che si sviluppa nelle gole di Campala e che costeggia il Ri di Prato. “È davvero indescrivibile. Il sentiero prende d'assalto la roccia e pare una scala. Si compone or di pietra or di legno; talora vi si scorge la mano dell'uomo, tal'altra appare evidente il soccorso della natura" scriveva a fine Ottocento Federico Balli.

Il suo fascino è rimasto intatto negli anni, sebbene sia stata sovente oggetto di opere di manutenzione e miglioria che hanno progressivamente portato all’eliminazione dei tratti realizzati in legno, sostituiti da più comodi e durevoli passaggi scavati nella roccia resi possibili dall’avvento della polvere da sparo. Sebbene sia stato allargato e reso più sicuro anche grazie alla presenza di apposite catene, il passaggio rimane impervio, soprattutto a causa del continuo sgocciolio proveniente dalle rocce strapiombanti.

Un’esperienza straordinaria adatta anche a famiglie con genitori responsabili che fa da preludio alla meravigliosa scoperta degli alpeggi oltre la gola: Fontana, Campala, Soveltra, Campo e Tencia. Questi alpeggi, assieme all’alpe Larecc e all’alpe Pertüs situato sul versante che porta alla Capanna Tomeo, tanto hanno contribuito alla ricchezza del villaggio di Prato ancora oggi testimoniata dalla presenza di magnifiche case signorili. La visita della Val di Prato è resa più agevole dalla presenza del Rifugio alpe Fontana e più golosa grazie al rinnovato caseificio dell’alpe Campala. Sulla via del rientro, prima di giungere ai Monti di Predèe servito da una strada sterrata, si passa nuovamente dalla Cappella dedicata a San Lorenzo, un piccolo rifugio dove storicamente i viandanti potevano trovare riparo in caso di intemperie.