Storie

Passione infinita

Centro Sportivo Lavizzara: una fiamma che illumina l’inverno

Testo: MAVM

Storia del 11 gennaio 2022

Sono passati quasi 30 anni da quando Davide Jelmini ha iniziato a difendere i colori dell’Hockey Club Vallemaggia. Era la stagione 1992/93, Davide aveva 10 anni. Quell’anno a Prato-Sornico ci fu il passaggio dalla pista naturale a quella artificiale e la società presieduta da Mario Donati creò la prima squadra del settore giovanile. Gilbert Coté allenava un gruppo di giovani della Valle pronti ad incrociare i bastoni contro avversari blasonati.

La passione per il disco su ghiaccio è stata una costante per Davide. A 16 anni l’esordio in prima squadra con la quale ha ottenuto due promozioni: nel 1997/98 in terza lega e nel 2007/08 in seconda. Poi 21 stagioni filate sino all’addio all’attività agonistica maturato al termine della stagione 2018/19 a causa di vari acciacchi accompagnati dall’esigenza di dare la precedenza alla famiglia. In realtà Davide i pattini al fatidico chiodo non li ha mai appesi, ancora oggi si diverte giocando al torneo amatori.

La carriera agonistica di Davide lo ha portato anche a maturare una significativa esperienza ad Ascona, dove nel biennio 2004/06 ha trascorso due intense stagioni nel campionato di seconda lega. “Lì mi sono trovato davvero molto bene, mi hanno fatto subito sentire parte del gruppo, ho conosciuto molta gente e fatto tante nuove amicizie. Anche a livello hockeistico ho potuto imparare molto. Ho potuto toccare con mano la differenza di mentalità tra una squadra di alta valle e una di “città”, soprattutto nell’accogliere gente che arrivava da altri club o altre realtà”.

“Oggi comunque anche la mentalità sportiva dell’alta valle è molto cambiata e sono tutti più propensi ad allargare i propri orizzonti”

“Oggi comunque anche la mentalità sportiva dell’alta valle è molto cambiata e sono tutti più propensi ad allargare i propri orizzonti”. Nel 2020 è nato l’Hockey Club Rivers che raggruppa i settori giovanili di Ascona, Vallemaggia e Verzasca, un progetto di vitale importanza per riuscire a coprire tutte le fasce d’età del settore giovanile che altrimenti presenterebbero delle lacune a livello di effettivi. “Un’esperienza davvero positiva. Ho subito potuto apprezzare il bellissimo ambiente che, grazie a questa aggregazione, si è creato tra noi allenatori, i genitori e i ragazzi. In questo ambito per la stagione corrente, assieme ai colleghi e amici Fabiano Adami e Gabor Gyöngy, mi sono messo in gioco in qualità di aiuto allenatore della U9-1”.

Un impegno totale quello di Davide per il movimento hockeistico valmaggese. “Si può dire che il Centro Sportivo Lavizzara è diventato una seconda casa per me. Da quest’anno sono entrato in comitato in qualità di vicepresidente”. La Società Pattinaggio Lavizzara, presieduta da Stefano Zoppi, ha un budget annuo di ca. 350mila franchi che viene coperto dalle tasse dei soci, da sponsor, contributi vari (Comuni, G+S, ecc.) e attraverso i ricavi generati dalle manifestazioni promosse. Inoltre, la società si basa molto sull’aiuto di volontari che svolgono un lavoro enorme.

“Rispetto all’anno scorso passo più tempo fuori dal ghiaccio, siccome ci sono molteplici cose da organizzare e preparare. Per esempio la gestione dei semivolontari, penso ai responsabili della pulizia del ghiaccio, agli arbitri, ai cronometristi, agli speaker, a coloro che si occupano delle pulizie e ai volontari che lavorano al bar del ristorante o ai fornelli in cucina. Sono fondamentali, ci tengo a ringraziarli di cuore”.

Assieme a Davide e al Presidente Stefano Zoppi, nel comitato della Società Pattinaggio Lavizzara sono attivi Andrea Cauzza, Loris Monaco, Ruben Mossi, Claudio Simion e Daniele Zoppi, sostenuti da Jeannette Conforto Galli che si occupa del segretariato e della contabilità, oltre a dedicarsi con passione alla sezione che si occupa del pattinaggio artistico.

Il Centro Sportivo Lavizzara d’inverno è un vero riferimento per tutta la popolazione della Valle. “Certo, colgo l’occasione per invitare grandi i piccolini a venire a provare gli sport sul ghiaccio o semplicemente a trascorrere una giornata pattinando in compagnia. Il mio auspicio è che il CSL possa vivere a pieno regime anche la stagione estiva: è una struttura troppo importante!”

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